Bud Man il Super Eroe della birra
Bud Man, l’intrepido difensore della qualità, è un personaggio creato nel 1969 dai pubblicitari della Anheuser-Busch per la birra americana Budweiser.
L’immagine di Bud Man divenne il personaggio più riconoscibile del popolare marchio americano e fu utilizzato per una miriade di oggetti pubblicitari: portachiavi, gonfiabili, set per sale e pepe e fu riprodotto su ogni tipo di abbigliamento come camicie, cappelli, t-shirt.
L’idea di farne un boccale nacque qualche anno dopo nel 1975.
Tutte le birrerie hanno sempre realizzato boccali con il loro marchio, con svariati materiali, dalla ceramica al vetro, al peltro, ma l’utilizzo dell’immagine di Bud Man diede vita a un boccale decisamente inusuale e indubbiamente simpatico.
Se non avesse il manico dietro la schiena nessuno direbbe che è un boccale da birra.
Nel realizzarlo il produttore brasiliano di boccali Ceramarte ( divenuto uno dei più grandi produttori di boccali al mondo) scoprì che la figura di Bud Man bene si prestava ma, ovviamente dato l’uso dovette dare al nostro eroe fattezze non certamente slanciate, tipiche di un super eroe.
Il Bud Man che presento agli amici collezionisti è la seconda versione, che uscì nel 1989, il cui costo al beer shop era di circa 30$.
Il boccale di Bud Man mi fu regalato durante una visita al birrificio di St. Louis e data la sua foggia simpatica lo considerai subito una sorta di portafortuna birrario.
La Budweiser, Bud è il diminutivo, era ed è ancora la birra più popolare negli Stati Uniti, ma, in quegli anni, in Italia era conosciuta solo attraverso i film americani, nei quali appariva spesso e per le innumerevoli sponsorizzazioni sportive le cui immagini arrivavano anche da noi.
Le birre americane arrivarono diversi anni dopo.
In Italia era già presente da molti anni la Budweiser Budvar prodotta in Boemia e fra i due marchi è in atto un infinito contenzioso, a livello internazionale, sul diritto di utilizzo del nome Budweiser:
La Budweiser dagli USA, quella di Bud Man, sarebbe arrivata nel nostro paese diversi anni dopo.
In quegli anni, per l’arrivo in Italia di birre americane, c’erano problemi per il formato delle bottiglie e delle lattine e anche di gradazione alcolica poiché non rientravano nelle regole per l’importazione di birra in Italia.
Comunque, quando la Bud arrivò nel nostro paese dagli USA ad attenderla sulla mia scrivania c’era il boccale di Bud Man.
La ragione di questa presenza sulla scrivania ha ragioni di carattere estetico.
La mia raccolta di boccali, ai quali tengo molto perché ognuno mi ricorda un viaggio birrario, è composta da pezzi molto tradizionali, spesso anche artistici e preziosi e francamente quello di Bud Man nel gruppo centrava poco e non sapevo dove collocarlo.
Vi immaginate Bud Man in mezzo a tanti boccali birrari seriosi?
Così ho deciso di non metterlo in imbarazzo e di non tenerlo sullo scaffale in mezzo agli altri, ma in bellavista a fianco del computer.
Di Bud Man in veste di boccale dal 1975 in poi ne sono state fatte ulteriori versioni, una quindicina.
Il pezzo più ricercato, oltre alla prima versione, è il Bud Man anniversario realizzato per i suoi 30 anni che riprendeva la sua linea originale tonda, in precedenza avevano tentato di snellirlo, ma con poco successo.
Un super eroe della birra magro, bisogna ammetterlo, non è credibile!
L’Anheuser-Busch, come tutti i birrifici ha distribuito, dal 1894, data della sua fondazione, una quantità notevole di boccali di cui si perse il conto. Solo nel 1975, quando iniziò l’era di Bud Man, decisero di catalogarli e tenerne conto.
Al boccale Bud Man fu assegnato il codice CS 1 (Collectible Series n.1).