Birreria Cornale: un’amicizia nata da un boccale!
Può un’amicizia nascere grazie a un boccale da birra? Certamente sì!
Ma il boccale di cui voglio parlarvi è davvero speciale.
Ecco come è andata la storia:
Era una di quelle notti in cui il cielo sembrava aver dimenticato di accendere la luna e la pioggia cadeva con tale determinazione da far sembrare che il diluvio universale fosse imminente, pronto a spazzare via ogni cosa.
Era il 1990, da sette anni prima avevo fondato la rivista il Mondo della Birra e in quegli anni viaggiavo moltissimo per visitare birrifici e birrerie, raccontandone le storie sulla rivista.
Così, in quella notte buia, mi trovavo al volante della mia auto, attraversando la Valsugana, con la speranza di raggiungere Belluno prima che la pioggia trasformasse la strada in un fiume navigabile.
Era una notte che avrebbe potuto far scrivere a Snoopy e la sua famosa citazione, “Era una notte buia e tempestosa”, con tanto di effetto sonoro di tuoni e fulmini in sottofondo. Solo che, in quel momento, il mio unico desiderio era trovare un luogo dove poter mangiare qualcosa, possibilmente accompagnata da un buon boccale di birra.
Così, mentre il viaggio proseguiva, in quel buio pesto comparve una luce, debole all’inizio ma che si faceva sempre più nitida man mano che mi avvicinavo.
Sembrava un miraggio nel deserto, solo che al posto di un’oasi vedevo un’immagine che stranamenteassomigliava a un boccale di birra.
Cominciai a preoccuparmi.
Il mio cervello, ormai abituato a concentrarsi su tutto ciò che riguardava la birra, iniziava a trasformare ogni cosa in qualcosa di birrario?
La cosa più logica era che potesse trattarsi dell’insegna di un distributore di benzina notturno.
Ma perché mi sembra un boccale di birra? Continuavo a chiedermi.
Fortunatamente, poco dopo, il dubbio svanì. Giunto a poca distanza la luce prese forma, rivelando un gigantesco pallone gonfiabile a forma di boccale di birra, illuminato all’interno e adagiato sul tetto di una casa.
La mia preoccupazione si trasformò in un attimo in una sensazione di piacere.
Non era un distributore di benzina, ma qualcosa di molto meglio: era una birreria!
Attraversai un ponte, scesi dall’auto e mi trovai davanti alla porta della Birreria Cornale, dove fui accolto con un calore che ricordo come fosse ieri.
Mi sembrò di aver varcato la soglia del paradiso per gli amanti della birra.
L’interno della Birreria Cornale era un tripudio di legno, boccali e un bancone con le spine di birra in bella mostra.
In quegli anni i locali birrari erano molto pochi, la nascita dei pub, delle birrerie, dei bistrò, doveva ancora iniziare.
Fu così che incontrai Romano Cornale, l’anima della birreria. Un uomo dagli occhi che brillavano quando cominciammo a parlare del suo lavoro e della birra.
Così, in quella serata buia e tempestosa, grazie a un boccale illuminato posto sul tetto della birreria, nacque un’amicizia che vive tuttora, così come la mia passione per la birra e le avventure che essa porta con sé.
Oggi, dopo aver lasciato, all’inizio del 2020, le sorti future della rivista ai miei ex soci, proseguo la mia avventura nel settore birrario con Dammiunabirra.it che mi consente di rimanere in contatto con i tantissimi amici conosciuti in oltre quarant’anni di attività giornalistica nel settore
Silvano Rusmini
Pubblicato da Dammiunabirra.it