Halloween sta arrivando… dolcetto o birretta?
31 Ottobre notte di Halloween, una storia molto antica e diversi studiosi si sono dedicati a ritrovarne le origini.
Nonostante sia generalmente considerata estranea alla nostra tradizione, alcuni studiosi la fanno risalire alla festa romana dedicata alla dea Pomona o alla festa dei morti di Parentalia.
Altri studiosi la collegano alla festa celtica di “Samuin“, che però cadrebbe a cavallo fra Aprile e Maggio e quindi molto distante dal 31 Ottobre, data nella quale si festeggia attualmente.
Sarebbe troppo impegnativo e complicato andare a illustrare le varie tesi degli storici, ognuna delle quali completamente diversa e tuttora molto discussa.
Fra le più accreditate, c’è la versione che sia nata in Irlanda.
In anni più recenti la festività di Halloween è uscita dai confini dei Paesi di influenza anglofona: Irlanda, Gran Bretagna, Australia e USA, per allargarsi a molti Paesi mondo fra i quali il nostro, dove viene vissuta più semplicemente come una “festa in costume“.
Così, come sempre succede nelle feste, la birra diventa grande protagonista delle nostre serate al Pub.
Per l’occasione molti birrifici producono delle birre dedicate specificatamente a Halloween.
Le Pumpkin Ale sono molto popolari negli Stati Uniti e hanno un’origine che risale al tempo dei pionieri, quando a causa della mancanza di disponibilità di malto d’orzo utilizzarono la zucca come materia prima fermentabile.
La zucca, ampiamente disponibile, veniva aggiunta in grandi quantità durante la fase di ammostamento.
Non appena il malto d’orzo fu disponibile la produzione della “birra di zucca” venne abbandonata.
Furono i birrifici craft che negli anni ’80 a riscoprirla e a produrla nuovamente.
La Pumpkin Ale, non poteva certamente sfuggire ai birrai americani, che negli anni della Craft Revolution andavano alla riscoperta di tutti gli stili storici da riproporre agli appassionati in versione originale oppure rielaborata.
Fu così che la Pumpkin Ale, uno stile storico e autoctono, venne riproposto agli appassionati di birra, con ricette nelle quali il dolce della zucca viene bilanciato con l’amaro del luppolo e aromatizzate con spezie.
La rinascita delle Pumpkin Ale trovò immediatamente la sua collocazione nella festa di Halloween, dove la zucca intagliata è il simbolo più riconoscibile.
Il termine Halloween, secondo alcuni storici, è una variante scozzese derivante dal nome intero All Hallows’Eve, la cui traduzione è “Notte di tutti gli spiriti sacri” ovvero la vigilia di Ognissanti.
La più semplice delle storie che circondano il mistero della nascita di Halloween e probabilmente la più popolare è quella irlandese, che in un’antica leggenda narra di un fabbro, Jack-o’-lantern, grande bevitore di birra, che riuscì più volte a ingannare il diavolo.
La leggenda racconta che Jack-o’-lantern chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta per poter fare un’ultima bevuta al pub e in cambio gli avrebbe ceduto l’anima.
La storia prosegue con il diavolo che non riesce a ritornare se stesso perché al momento di trasformarsi, Jack gli punta contro una croce e il diavolo resto bloccato sotto forma di moneta.
Il racconto prosegue con vari episodi nei quali Jack riesce ogni volta a impedire che il diavolo possa ritrovare la sua forma.
Alla fine il diavolo, per poter ritornare se stesso, promette a Jack che quando morirà non andrà all’inferno. Così quando Jack muore, essendo stato in vita un grande peccatore, gli viene rifiutato l’ingresso sia in Paradiso che in Purgatorio e non gli resta che rivolgersi al diavolo per avere un posto all’Inferno.
Ovviamente il diavolo, ricordando gli inganni subiti, mantenne la sua parola e così Jack si ritrovò a vagare, senza meta, da morto in mezzo ai vivi.
Prima di lasciarlo il diavolo però regalò a Jack una fiamma dell’inferno con la quale rischiararsi il cammino.
La leggenda racconta che nella notte di Halloween, Jack vaghi alla ricerca di un rifugio con la fiamma posizionata all’interno di una rapa, che in seguito negli Stati Uniti diventò una zucca.
La zucca illuminata posta all’ingresso di casa vuole indicare a Jack che la sua presenza non è gradita.
La tradizione vuole anche che durante Halloween i bambini vadano a bussare casa per casa recitando la frase “dolcetto o scherzetto” e la versione più edulcorata di quella che si attribuisce a Jack “trick or treat” (sacrificio o maledizione).
Perciò è preferibile regalare ai bimbi i dolcetti evitando così lo “scherzetto“.
Pubblicato by Dammiunabirra.it