A Gibilterra la birra si è fermata agli anni ‘80
Ogni tanto ne sentivo parlare da alcuni amici che la frequentano, così quando mi è capitato di poterci andare per lavoro, ho colto l’occasione e devo dire che è stata una sorpresa.
Generalmente i miei viaggi di lavoro sono legati a luoghi, città, nazioni, dove hanno sede birrifici, grandi e piccoli, le cui birre vengono esportate nel nostro paese e Gibilterra non è certo fra questi.
Ma la birra riserva sempre delle sorprese.
Nel 2017, al Great British Beer Festival di Londra mi capitò di incontrare un vecchio amico, che si occupava di export per varie aziende birrarie inglesi, che mi raccontò che nei giorni successivi si sarebbe recato a Gibilterra.
Mi spiegò che dal 2002 un birrificio dell’Isola di Man, con il quale collaborava, produceva La Gibraltar Barbary Beer, specificatamente per Gibilterra.
Mi chiese se potevo essere interessato ad accompagnarlo per fare un articolo.
La curiosità di vedere Gibilterra superò l’iniziale perplessità, così gli confermai il mio interesse.
Nella mia decisione di aderire all’invito pesò molto il fatto che in quell’incontro poteva concretarsi una successiva visita al birrificio Manx Brewer, che produce la Gibraltar nella famosa isola di Man, che per me che sono appassionato di moto rappresenta un mito.
Il soggiorno a Gibilterra fu più piacevole del previsto.
Il Paese è di fatto dal 1713 una colonia britannica, seppure indipendente, in terra spagnola.
La sua superficie misura solo 6,5 km quadrati, con 32 mila abitanti, come una piccola città di provincia in Italia.
Ha 12 km di costa e il confine con la Spagna misura solo 1200 metri.
Una cosa che mi aveva sempre incuriosito e che avevo visto in qualche programma televisivo è il fatto che la pista dell’aeroporto locale è attraversata da una strada: quando un aereo deve decollare viene chiusa la strada alle automobili, come a un passaggio a livello.
Un fazzoletto di terra, spiagge e la famosa Rocca.
La tappa imperdibile di un soggiorno a Gibilterra è la salita in cabinovia per raggiungere la cima alla Rocca.
Dai 426 metri di altezza della Rocca la vista spazia su Gibilterra, sul porto sempre trafficato, sulla costa spagnola e su quella del Marocco che si intravvede di fronte.
La rocca è abitata da una colonia di Macacus Sylvanus, una popolazione di scimmie selvatiche introdotte nel Medioevo dal Marocco, che si avvicinano all’uomo senza timore.
Ma Gibilterra è anche mare e spiagge.
La più suggestiva è Catalan Bay, o La Caleta, una bella distesa di sabbia chiara, protetta da scogli, con alcuni bar e ristoranti.
Il cuore della città è Main Street, la via dello shopping e dei negozi di souvenir.
In questa zona si trovano i locali storici.
A Gibilterra il pub è un’istituzione.
Tappa d’obbligo The Star Bar, il più antico locale di Gibilterra, oggi però è un bar moderno, dove Cristoforo Colombo vi si sarebbe fermato per l’ ultima bistecca prima di affrontare la traversata.
Nella zona ci sono anche diversi pub tipici, english style ma con un mix mediterraneo di atmosfere, dove si può scegliere in una ampia gamma di birre internazionali Lager: Carlsberg, Heineken, San Miguel, Kilkenny, Stella Artois, Corona e la Guinness Stout.
Le birre artigianali non sono molto diffuse nei locali di Gibilterra, qualcuna arriva dalla vicina Spagna, altre dall’Inghilterra, grazie al movimento di navi in porto, ma in maniera occasionale.
Ogni tanto vengono organizzati eventi dedicati alle craft nell’ambito però di singole iniziative private.
Ogni anno si viene organizzato un Festival della Birra,
Gibilterra a differenza della vicina Spagna e dell’Europa intera non è stata toccata dal fenomeno craft né dalla crescita delle specialità birrarie.
In qualche occasione mi è capitato di vedere delle lattine o bottiglie di : Beavertown, Brewdog, Prairie, Sierra Nevada.
L’unico birrificio di Gibilterra fu chiuso dal Duca di Kent , agli inizi del 1800, per fare posto a dei magazzini; il terreno è poco e molto prezioso in questa colonia.
Nel novembre 2017 era stato aperto un Brew Pub da un team Slovacco, il GIB.GUN, che però ha chiuso dopo solo tre mesi.
Uno dei maggiori problemi per la produzione della birra a Gibilterra è la disponibilità di acqua, in estate si deve ricorrere al desalinizzatore.
La Gibraltar Beer viene brassata nell’Isola di Man.
Probabilmente, per questa ragione la Gibraltar Barbary Beer, la birra che porta il nome della Rocca, viene brassata nell’isola di Man, per un accordo con il piccolo birrificio Manx Brewers e un importatore locale, Lewis Stagnetto, che la distribuisce ai locali e nei negozi di alimentari della zona.
Per la sua produzione, viene utilizzato del luppolo che viene coltivato a Gibilterra, dove è stata individuata una zona adatta nella zona alla famosa rocca.
La Gibraltar Barbary Beer è una Best Bitter, di colore ramato chiaro, corpo medio, poco gassata, aroma morbido con un tocco di tostato, amaro leggermente percepibile che perdura a lungo in bocca, 4,4°, solo in bottiglia.
Per gli appassionati di birra, Gibilterra è terreno di esplorazione, di ricerca..
Nei pub locali la birra scorre a fiumi e lavorano prevalentemente con birre alla spina dei grandi marchi internazionali.
Le specialità o le craft non sono presenti come siamo abituati a vedere nei nostri locali, non espongono decine di birre sugli scaffali.
Chi è interessato alle craft o a qualche specialità, la deve cercare e questo può rendere la “caccia” ancor più interessante.
pubblicato by dammiunabirra.it
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