British Pub: dal declino alla riscoperta… e i Pub italiani?
British pub: erano in declino prima del Covid 19, ma mentre la pandemia si spegne e l’Inghilterra riapre, gli inglesi si stanno rendendo conto di quanto i Pub avessero un ruolo importante nella loro vita sociale.
I pub britannici, dopo aver rappresentato per centinaia di anni il centro sociale della vita quotidiana degli inglesi, d nni stavano perdendo il loro appeal e prendendo la stessa strada in discesa dei quotidiani e del rito del tea delle 5.
Le nuove tipologie moderne di locali, bar, caffetterie, fast food, comintinuavano a insidiare il loro ruolo .
Una serie di fattori legati ai nuovi stili di vita stavano offuscando l’immagine dei British Pub.
Bisogna tenere presente, che mentre l’attività dei pub in Italia è iniziata da qualche decennio (il Rose&Crown di Rimini, considerato il primo, è stato aperto nel 1964), mentre i pub inglesi hanno una secolare tradizone alle loro spalle.
Il più antico pub britannico è lo Ye Olde Fighting Cocks in St Albans fuori Londra che risale al 793.
Questi tipici locali, nel corso degli anni, sono diventati la colonna portante della socialità, ma anche luoghi di cultura, veri e propri ritrovi dove condividere le proprie passioni, birra inclusa.
Al pub ogni cliente è benvenuto, è accolto come un amico.
Ci sono persone, gruppi di amici che frequentano quotidianamente tutto l’anno il loro pub preferito.
I clienti abituali, i “regulars”, come sono chiamati in Inghilterra i clienti assidui sono quasi un’estensione della “famiglia”.
Questa è l’essenza del British Pub!
A marzo del 2020, purtroppo, l’Europa è stata flagellata dal Covid 19, che ha comportato anche la chiusura dei pub britannici per oltre un anno.
Quando c’è stata la riapertura qualcosa è cambiato.
La voglia di ritrovarsi è esplosa e i clienti si sono resi conto di quanto fosse più gratificante bersi una birra in compagnia degli amici in un ambiente caldo e accogliente anzichè in ambienti moderni ma freddi.
Ma, va detto, che anche i Publican si sono resi conto che molti clienti non sono solo “consumatori” ma sono anche amici e lo hanno dimostrato quando, durante i periodi di chiusura parziale, sono andati al pub in ore inusuali, pur di ritrovarsi insieme a fare due chiacchiere e bersi una birra.
E i pub italiani ?
Se i pub britannici dopo il Covid sono stati “riscoperti”, quelli italiani più che una riscoperta sono una bella realtà. sono stati i primi pubblici esercizi ad essere al centro del piacere di ritrovarsi fra amici.
Come ho già accennato la storia dei pub in Italia è più recente, il fenomeno risale agli anni ’80.
In altre parole il pub in Italia è ancora “giovane” non solo di età ma anche grazie alla capacità straordinaria dei publican di casa nostra di adeguarsi alle mutate esigenze della clientela, alla proposta di nuove proposte sia birrarie che gastronomiche.
Nel panorama generale dei consumi fuori casa che è ripartito a macchia di leopardo a seconda del tipo di locale (bar, ristorante, etc) e alla località dove è situato, i pub sono ripartiti immediatamente, molti hanno raccolto i frutti di un lungo colloquio sui social con i loro clienti.
La pagine di facebook che in passato venivano spesso trascurate sono diventate, durante la lunga attesa della riapertura, il mezzo più utilizzato per informare amici e clienti circa orari, asporto, delivery ma anche per scambiare qualche notizia, qualche emozione.
Lunga vita al pub e agli amici publican!
pubblicato by dammiunabirra.it