Francobolli birrari, chicca per collezionisti
La birra sui francobolli ci ricorda la sua grande storia.
Il mondo del collezionismo è molto ampio e variegato, spazia da oggetti di valore alla raccolta di pezzi il cui valore e legato esclusivamente al piacere personale.
Una delle forme di collezionismo storiche è quella della filatelia, ovvero la raccolta di francobolli, che data dal 1840, anno in cui venne emesso il primo esemplare nel Regno Unito, il ricercatissimo Black Penny.
Da quell’anno i vari Paesi iniziarono a emettere francobolli che venivano personalizzati con immagini sempre più ricercate.
Francobolli, furono proprio le immagini a colpire la fantasia e a sollevare l’interesse dei collezionisti, che iniziarono a raccoglierli in speciali album, dove venivano suddivisi in base a diversi criteri: temi, paesi, data di emissione, etc.
Il valore di questi francobolli è oggetto di vere e proprie aste e alcuni esemplari hanno raggiunto cifre di tutto rispetto.
Famoso, in Italia, il caso del Gronchi Rosa del 1961, emesso in occasione del viaggio in Sud America dell’allora Presidente della Repubblica. Venne ritirato subito dopo la sua emissione perché si scoprì che nell’immagine, che rappresentava i paesi toccati dal viaggio, i confini del Perù erano inesatti.
Malgrado il sollecito ritiro, alcuni di questi francobolli erano già stati acquistati e il loro valore nominale di 205 lire ,di allora, oggi può raggiungere una quotazione di 1.500 euro.
Ma altri esemplari, come il Black Penny raggiungono quotazioni molto più elevate, in termini di migliaia di euro.
I francobolli ,nel corso della storia, hanno celebrato eventi, ricorrenze, paesi, artisti, personaggi, spaziando su ogni tema riguardante la nostra vita.
Anche alle bevande e agli alimenti alcuni paesi hanno dedicato delle emissioni.
Birra: per quanto la riguarda, il tema non è molto presente nel collezionismo filatelico, probabilmente perché sono rari e spesso mimetizzati poichè sono dedicati alle materie prime, ai trasporti, al folklore, ma non specifici sulla bevanda.
Malgrado la grande diffusione e popolarità della birra, ci sono state solo alcune emissioni e curiosamente la maggior parte di queste non sono state stampate, come ci si aspetterebbe, dai paesi tradizionalmente birrari come la Germania o la Gran Bretagna.
Si stima che dalla’ emissione nel 1840 della stampa del primo francobollo, quelli dedicati alla birra siano, a livello mondiale, poco più di un centinaio.
Dato che l’uso dei francobolli tende rapidamente ormai a sparire, i pochi esemplari a soggetto birrario acquisteranno sempre più valore in termini di in termini di rarità e magari di denaro.
Birra: sono pochi i francobolli emessi dalla Germania e non ci sono notizie su emissioni dalla Gran Bretagna, mentre una bella serie, dedicata alle antiche insegne delle birrerie, è stata emessa dalla Svizzera e una serie dedicata a preziosi boccali è stata emessa dall’Ungheria.
Qualche altro esemplare invece ci arriva sorprendentemente da paesi non birrari come il Congo e la Repubblica del Togo.
Anche se abbastanza rari, la presenza della birra sui francobolli è comunque una ulteriore testimonianza che questa bevanda, nella sua lunga storia, ha sempre fatto parte della vita dell’uomo, della cultura, della sua civiltà.
Mi auguro che questo articolo non solo richiami la vostra attenzione ma mi dia la possibilità di scoprire se c’è qualche collezionista di francobolli birrari, che mi permetta di aggiungere altre notizie a quanto ho potuto scrivere in questa breve storia.
pubblicato by dammiunabirra.it